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giovedì 16 febbraio 2017

CRISI DELLE SCUOLE PROFESSIONALI

PER LA CLASSE 3^ LES

La Stampa, giovedì 16 febbraio, articoli pag. 10 di S. Gorla 

L'OPINIONE
Nonostante la disoccupazione giovanile continui ad essere elevatissima, i dati sulle iscrizioni alle superiori confermano il trend in ascesa dei licei e in discesa delle scuole professionali. Perchè?

26 commenti:

  1. Anche se la formazione negli istituti professionali garantisce agli alunni un lavoro assicurato, ora i giovani scelgono, per poca voglia, la strada più facile ovvero quella dei licei.
    Apparentemente si pensa che studiare nei licei assicuri un lavoro, in quanto si riceve una formazione più ricca per poi essere preparati quando si entrerà nel mondo del lavoro.
    In realtà è la strada più difficile, richiede sacrifici in quanto chi non riesce a stare ai ritmi viene bocciato.
    Io penso che i giovani d'oggi abbandonino l'idea di frequentare un insistito professionale in quanto richiede molta fatica, e spesso i giovani non hanno voglia di lavorare ed impegnarsi, bensì di avere tutto assicurato dalla famiglia, perché i lavori che si imparano a fare in questi istituti sono molto duri, quindi nessuno li vuole fare.
    Così, coloro che hanno meno voglia o meno capacità, si iscrivono nei licei, pensando di "comprare" un diploma e avere un lavoro. Ma in realtà incorrono nel pericolo della bocciatura e magari di non raggiungere neanche il traguardo del diploma, e non avere un lavoro. Secondo me quindi la disoccupazione giovanile è un po' causata dai giovani, in un certo senso, che non hanno più voglia di faticare e fare sacrifici per raggiungere il proprio scopo nella vita, mentre coloro che faticano non sempre sono premiati.
    Quindi i genitori dovrebbero educare i figli al senso del sacrificio e inoltre ci dovrebbero essere più corsi di orientamento per chi, uscendo dalle medie, deve scegliere cosa fare dopo, cosicché loro non spendano tempo invano e siano sicuri della loro scelta.
    Oliveri Chiara

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  2. Al giorno d'oggi,purtroppo, molti giovani tendono ad arricciare il naso quando gli si propone un percorso di studi diverso dal liceo. Questo accade poichè ormai l'idea comune d'istituto tecnico non è più quella di una volta; infatti se un tempo gli si attribuiva il merito di una buona preparazione verso una realtà lavorativa sicura e con un buon reddito, oggi viene identificato come un percorso di studi intrapreso da coloro che hanno poca voglia di applicarsi e di realizzarsi nella vita. Una causa del fenomeno è anche di ordine culturale: un numero sempre maggiore di famiglie non si accontenta del titolo professionalizzante ma desidera una migliore preparazione culturale. Inoltre sempre più giovani puntano in alto, aspirando ad avere un titolo di studi tale da permettere un posto di lavoro prestigioso e che porti non solo ad avere uno stipendio elevato ma anche un titolo di riconoscimento all'interno della società. Forse molti scelgono il liceo in quanto non sono ancora consapevoli di ciò che vorrebbero fare nel futuro, ed è per questo che secondo me per portare all'ascesa le scuole professionali si dovrebbero incentivare i ragazzi delle scuole medie, attraverso degli incontri, a rivalutare le opzioni che offre un istituto tecnico andando così a risollevarne il suo prestigio all'interno della società.

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  3. Buonasera, é evidente che il lavoro si stia spostando più su un fronte intellettuale,e mi sembra anche giusto,perché siccome ora tutto gira intorno alla globalizzazione, essere al passo con i tempi e poter offrire la propria parte alle societá é un evidente valore aggiunto. Quindi i giovani intraprendono il liceo perché sperano che le competenze che otterrano potranno essergli utili durante il percorso lavorativo. D'altra parte invece, si assiste ad un grosso calo del lavoro fisico,quello "vecchio stampo", e ciò non é per niente un vantaggio,anzi,in futuro questo tipo di lavoro potrebbe scomparire! Per questo il lavoro fisico é più praticato nel nostri territorio dagli stranieri,che magari si adeguano ai lavori presenti nel nostri paese in mancanza di meglio.

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  4. Buonasera, partendo dal fatto che ritengo che questo sia un argomento molto complesso, perché i problemi della disoccupazione per i giovani d'oggi arrivano da più fronti e secondo me per prima cosa, e la mal educazione dei genitori nel affrontare la scelta di seguire un idrizzio di studi come il liceo o l'istituto professionale.
    Io ritengo che per molte persone l'istituto professionale sia una "salvezza" per trovare un lavoro, ma allo stesso tempo per altre persone la trovo come una "fossa nera" cioè andare la per fare poco, perché così pensano.
    Ma il problema sta anche nella scelta del liceo, molte famiglie obbligano i propri figli o meglio possiamo dire inducono i figli a iniziare un liceo pensando che possano fare qualcosa che "conta" nella vita, ma anche qua c'è un problema grosso che è il ritmo di un liceo e chiede molto sacrificio.
    Sono dell'idea che i genitori debbano fare seguire ai propri figli un indirizzo di studio che gli piace e farli prendere le loro responsabilità, però facendogli ben capire, e sottolineo ben capire, quali sono i vantaggi e svantaggi di ogni indirizzo di studio.
    Emanuele

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  5. Buonasera,
    A mio parere la crisi delle scuole professionali è dovuta principalmente a due motivi, la prima è la poca voglia degli studenti di mettersi in gioco in delle attività pratiche, il secondo motivo è la bassa conoscenza di questi istituti e inoltre penso che questi istituti non vengano presentati in modo corretto e coerente a ciò che riguardano. Il trend in ascesa dei licei è dovuto al fatto che molti giovani vogliono seguire un percorso di studio più ampio rispetto a quello di una volta , frequentando le università e quindi di conseguenza meno perone decidono di frequentare gli istituti professionali. Secondo me anche nei licei bisognerebbe offrire un percorso pratico per preparare i giovani ad un futuro lavorativo, infatti l'esperienza dell'alternanza scuola lavoro può essere un ottimo modo per imparare se svolta in modo adeguato se migliorata. In riferimento agli istituti professionali lo Stato dovrebbe finanziare le scuole per comprare macchinari moderni.

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  6. È evidente che i tempi sono cambiati e stanno cambiando, se dieci anni fa i giovani erano più propensi a fare qualcosa di pratico e concreto, al giorno d'oggi, i giovani si stanno impigrendo, sono sempre meno proiettati al futuro e pensano al presente. E personalmente credo che questa mancata voglia di fare attività un po' più pratiche derivi dal fatto che gli italiani adulti, quando scelgono di non voler fare quel determinato lavoro, influenzino i giovani. Spesso si sente dire che "questi lavori gli italiani non li vogliono fare", con un atteggiamento del genere da parte degli adulti, come si può pensare o pretendere che i giovani siano invogliati ad intraprendere queste strade?
    Non mi meraviglio del fatto che gli istituti di alcune regioni del sud siano più frequentati: giù l'educazione è molto diversa, per i giovani che vivono ancora immersi nella traduzione della loro famiglia, nei paesi, è quasi normale intraprendere una strada di questo genere.
    In tutto ciò però ci si dimentica che l'Italia sta attraversando un periodo di crisi in cui manca lavoro e bisognerebbe far capire ai ragazzi che frequentare questi istituti, porta all'occupazione di posti di lavoro, richiesti dalle aziende che collaborano con gli istituti; tutto questo dovrebbe essere spiegato al termine del percorso della scuola secondaria di primo grado, al termine della quale, i ragazzi prendono una decisione importante che, a giudicare da come vengono preparati al riguardo, mi pare essere sottovalutata.

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  7. Buonasera,
    Secondo me questo calo di iscrizioni agli istituti professionali è significativo perché i giovani d' oggi scelgono il liceo perché desiderano fare un lavoro di alto livello perché li disgusta fare mestieri più pratici come per esempio l' elettricista anche perché gli istituti professionali vengono mal pubblicizzati . Paradossalmente però secondo alcuni sondaggi chi esce da un istituto professionale trova lavoro subito dopo aver preso il diploma rispetto a chi fa un liceo , inoltre gli istituti professionali offrono un maggior percorso pratico rispetto ai licei tutto ciò permette di far capire ai ragazzi se quello che stanno facendo sarà utile per il loro futuro

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  8. Buonasera,
    io penso che il fatto che ci siano decisamente più iscrizioni nei Licei rispetto agli istituti professionali sia dovuto innanzitutto da una cattiva informazione, poichè nel corso della terza media penso si debbano tenere dei veri e propri corsi dove si presentano tutte le scuole che si possono frequentare. Ho notato, dalla mia esperienza, che molti ragazzi scelgono di fare lo scientifico per il semplice fatto che non conoscono gli altri indirizzi e sono indecisi su ciò che vorrebbero fare da grandi, dunque scelgono la scuola dove va la maggior parte dei loro amici e che offre più possibilità. E' questo il secondo motivo delle poche iscrizioni nelle scuole professionali: l'indecisione. Molti ragazzi non se la sentono di scegliere un istituto professionale poichè, se dopo si accorgessero che in realtà il lavoro per cui stanno studiando non gli piace, avrebbero perso solo il loro tempo. Infine, oggigiorno, si dice sempre che non c'è lavoro: la verità è che il lavoro c'è, ma sono lavori che non vuole fare più nessuno, ad esempio: panettiere, idraulico, falegname...ecc. Sono lavori molto pratici e, perchè no, anche antichi, ma servono ancora!

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  9. Buonasera,
    Secondo me al giorno d'oggi si sta verificando una riduzione delle iscrizioni agli istituti professionali perché i giovani sono indecisi sul loro futuro: un istituto professionale prepara i ragazzi a svolgere solo un determinato lavoro quindi, se dopo si cambiano i progetti credo che sarebbe un po difficile orientare le conoscenze ad un lavoro diverso. Per quanto riguarda il liceo la situazione non è la stessa: è vero che frequentare un liceo non è una passeggiata almeno per quanto mi riguarda, ma è una scuola che forse da ai giovani rassicurazione che, in una società come questa attuale credo sia diventata un elemento fondamentale in quanto sono sempre di più le competenze richieste. Un liceo frequentato bene, con impegno e volontà permette agli studenti di interessarsi a ogni campo del sapere in quanto durante i cinque anni di scuola superiore hanno avuto l'occasione di studiare varie materie e quest'ultimo è proprio il vantaggio del liceo, ossia permette agli studenti di indirizzarsi a diversi ambiti.

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  11. Buonasera,
    Da un indagine svolta in 7 regioni emerge una crisi degli istituti professionali. Anche se l indice di occupazione nei due anni successivi è alto,molti ragazzi scelgono i licei.Ciò avviene perché c'è poca consapevolezza delle prospettive e per la cattiva nomea di questi istituti. Gli istituti professionali provano a far capire ai ragazzi che gli sbocchi ci sono è vicino al proprio luogo di residenza. Il governo sta cercando di fermare questa fuga degli istituti professionali con una riforma che prevede l alternativa scuola-lavoro già dal secondo anno e segua i modelli europei. In controcorrente sono gli studenti stranieri. Caso eclatante è l istituto in provincia di Como che l anno prossimo non avrà iscritti. Il preside è ottimista perché la zona è ricca di aziende come la Pirelli che ricercano nuovi dipendenti.

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  12. buonasera
    la diminuzione delle iscrizioni agli istituti tecnici è un dato molto agghiacciante dato che è un segno del fatto che i giovani hanno sempre meno voglia di fare un lavoro manuale, a che cosa è dovuto non lo so, ma posso presumere che sia un mix di vari elementi tra il poco fascino degli istituti professionali male pubblicizzati e anche probabilmente (luogo comune generalizzato ma in parte vero) la poca voglia dei giovani a fare lavori un po più faticosi preferendo lavori che in teoria sarebbero più redditizi ma con il surplus di questi settori si è e quasi condannati alla disoccupazione.
    stay accuort

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  13. Buonasera,
    personalmente penso che l'aumento delle iscrizioni nei licei sia dovuto a più fattori: in primis credo che i ragazzi che si trovano a dover scegliere una scuola a 14 anni siano piccoli e male inofrmati, scelgono un liceo tal volta poiché non sono a conoscenza dell'esistenza di altre scuole che si differenzino dai licei e in secondo luogo non hanno idea di che cosa gli aspetti in un liceo ,penso che la scelta si faccia o per volontà dei genitori o a caso.
    Da quel che sento è diffuso tra i giovani e non solo il pensiero che solo facendo un liceo e poi l'università si possa realizzarsi nella vita e guadagnare, crearsi un futuro roseo.
    Sottolineo il verbo guadagnare perché purtroppo nella nostra società tutto gira intorno ai soldi e oggi per molti ragazzi i soldi sono il primo obbiettivo.
    Sono in calo le iscrizioni negli istituti professionali poiché secondo me come ho detto prima i ragazzi finito le medie sono troppo giovani per sapere cosa vorrebbero fare nella vita e iscriversi ad un liceo sembra la strada più semplice poiché ti apre più "porte", iscriversi ad un un istituto professionale come ad esempio arte e mestieri comporta il fatto che usciti da lì si abbia un lavoro in mano e si debba fare quello tutta la vita e talvolta capita che il ragazzo a 18-19 anni abbia capito che la strada che vuole seguire è un'altra .
    Bianca Elettra Rolle

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  14. Buonasera ,
    È evidente che ormai sono altri tempi e la maggior parte dei ragazzi preferisce andare a studiare in un liceo piuttosto che in un professionale.
    In passato il professionale veniva considerato come una via privilegiata per trovare lavoro , mentre ora vengono considerate come delle scuole di serie B, scuole meno impegnative e ritenute per coloro che non hanno la possibilità di andare all'università e dunque che cercano subito un posto di lavoro.
    Pensano che oggi l'istruzione debba essere più alta possibile dunque non viene preso in considerazione un istituto professionale,sbagliando , in quando ci sarebbe sempre bisogno di professioni non intellettuali .
    I ragazzi preferiscono i licei perché pensano che sia più formativo e dunque che sia accesso a facoltà universitarie , senza tenere conto però che scelgono una strada molto difficile in quanto si può rischiare la bocciatura se non si è preparati.
    Inoltre penso che molti studenti scelgano il liceo perché non sono pienamente convinti di ciò che vorrebbero fare in futuro dunque vogliono evitare di dover perdere tempo accorgendosi di aver scelto la strada sbagliata.

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  15. Buonasera,
    Sono sorpreso che molti ragazzi quattordicenni rifiutano l'istituto tecnico per i licei. Soltanto l'anno scorso il tecnico era molto più frequentato dagli studenti. Inoltre questo permetteva degli immediati sbocchi sul mercato, addirittura in imprese importanti e multinazionali.
    Tenendo conto che, l'abbandono di questa strada significa meno manodopera per le imprese, il ragazzo di 14 anni preferisce un liceo perché può assaporare attraverso l'alternanza scuola-lavoro cosa significhi essere un lavoratore, senza dimenticare tutto il bagaglio culturale che un liceo può offrire. A mio parere, si è sviluppata l'idea che diploma + laurea all'università = posto di lavoro assicurato e dignitoso. Ciò che sta sfavorendo gli istituti tecnici, è la mancanza di una pubblicità o una rete di comunicazioni che permetta al quattordicenne di avere una scelta più ampia dopo l'esame. Nonostante tutto, frequentare un liceo non assicura la promozione ma è necessario lo studio, la fatica e molto tempo.

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  16. Buonasera, molti giovani,oggi, nonostante la disoccupazione ,preferiscono scegliere un liceo anziché una scuola ad indirizzo professionale.
    Io credo che tale scelta sia motivata dal fatto che un liceo offra molto di più a livello di preparazione .
    La società di oggi ,dinamica ed in continua evoluzione, richiede ai giovani molte più competenze rispetto ad un tempo.
    Una scuola professionale invece,prepara al mondo del lavoro,è più pratica e meno nozionistica.
    Molto spesso però l'impatto immediato con il mondo del lavoro risulta per i giovani piuttosto traumatico.
    Secondo me è doveroso fare una distinzione : da una parte ci sono ragazzi che scelgono un liceo perché sono ambizioni e sperano di studiare per potersi affermare nella vita e dare soddisfazioni ai genitori che hanno fatto grossi sacrifici per loro.
    Dall' altra parte invece ci sono quelli che optano per tale scelta solo perché amano la vita comoda a carico dei genitori e prendono con leggerezza il percorso di studi liceale.

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  17. In questi ultimi anni è aumentata la disoccupazione e la domanda per entrare nel mondo del lavoro sta aumentando via via dicendo. I giovani cercano di ampliare il più possibile il proprio bagaglio culturale provando ad inoltrarsi in un liceo. Apparentemente può sembrare la scelta più facile e semplice ma è una strada in salita che richiede studio e sacrifici.
    Per questo motivo i giovani d'oggi sono spinti a scegliere questa strada ma anche perché con la globalizzazione i lavori più umili sono svolti dagli stranieri. Perché vengono visti come persone inferiori e sottopagati, per paura di sentirsi paragonato a loro i giovani cercano di puntare in alto. Ma così facendo si assisterà ad un grosso calo del lavoro fisico, quello a vecchio stampo, perdendo grandi opportunità di lavoro.

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  18. Buonasera,
    possiamo constatare che al giorno d'oggi, nonostante la disoccupazione giovanile continui ad essere elevata, molti ragazzi preferiscano andare ad un liceo rispetto ad un istituto professionale. Come ben sappiamo quest'ultimo fornisce degli insegnamenti tali, più complessi da imparare, da permettere ad un ragazzo di saper svolgere una professione e quindi di buttarlo nel mondo del lavoro; ma nonostante questo molti ragazzi, per svogliatezza principalmente, decidono di frequentare un liceo, che in un certo senso impone la frequentazione dell'università dopo i 5 anni. Di conseguenza posso dire di trovarmi d'accordo con l'affermazione di Chiara, per quanto riguarda il fatto che la disoccupazione giovanile è un po' causata dai giovani, perché se decidessero di metterci un po' più di impegno eliminando la svogliatezza, renderebbero di più e ci sarebbero più iscrizioni negli istituti professionali, aiutando anche ad estinguere passo dopo passo la disoccupazione giovanile. Allo stesso tempo però non sono da escludere quei ragazzi che decidono di seguire il percorso liceale per una scelta valida e per dedizione, che rappresentano un buon numero.

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  19. Buonasera,
    Ad oggi i giovani disoccupati, sotto i 24 anni, sono 5.456.000 e sono definiti con l'acronimo N.E.E.T cioè "Not in Education Employment or Training". I giovani d'oggi sono sempre più involti nella scelta di licei e non di istituti professionali, da citare il fatto che solo l'anno scorso hanno preso la laurea in giurisprudenza 16.000 ragazzi, quando l'Italia ha il 30% in più degli avvocati della Germania, la quale ha una popolazione di 20.000.000 supeririore a quella italiana. Da citare anche il fatto che negli ultimi 5 anni il numero degli italiani impiegati nei lavori manuali è diminuito dell'11%.
    Credo che i ragazzi scelgano licei un po' per la poca informazione riguardo agli sbocchi professionali, un po' per conformismo, un po' per la brutta fama di gran parte degli istituti professionali. Io credo vivamente che ci siano ragazzi più portati allo studio e altri al lavoro manuale, ma credo vivamente anche nella poca maturità di molti ragazzi, che credono che il liceo o sia inutile o sia troppo facile rispetto a un istituto o viceversa.
    È comprensibile anche il fatto che molti ragazzi aspirino a lavori socialmente più alti del tecnico o meccanico e per questo scelgano un liceo, ma non è dato per scontato che una volta usciti da un liceo si abbia in mano un lavoro, figuriamoci un lavoro socialmente più alto di un tecnico. Inoltre chi scelge un liceo dovrebbe mettere in conto il susseguirsi degli studi una volta finito il liceo, e questo, spesso, non lo si fa.
    È consigliabile solo un incremento da parte di scuole e famiglie circa l'orientamento dopo le medie, dando per scontato che i ragazzi devono pensare che in gioco c'è il loro futuro.

    Edoardo Tello

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  20. Buonasera,
    secondo il mio punto di vista,la differenza che passa tra un istituto professionale e un liceo è che terminato il professionale si ha subito occasione di entrare nel mondo lavorativo. Mentre,scegliendo un liceo si ha la possibilità di posticipare una scelta che potrebbe essere di una continuazione degli studi a livello universitario o cercare delle mansioni già possibili con il diploma.
    Secondo me,molti ragazzi preferiscono oggigiorno proseguire gli studi liceali,invece,dei professionali,perché usciti appunto da un professionale si entra in un mondo dove le mansioni sono prevalentemente manuali. Mentre,con un liceo si può avere la possibilità di avere dei lavori meno faticosi e si ha modo in un secondo tempo di riprendere gli studi universitari.
    Secondo me,un altro motivo per cui i ragazzi non scelgono un professionale è per la loro cattiva reputazione.
    Data principalmente da persone che non lo frequentano e che potrebbero influenzare gli studenti che vorrebbero iniziarlo,ma,per motivi principalmente sociali cambiano idea.

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  21. Si evince che hanno maggiori probabilità di impegno i diplomati presso istituti professionali rispetto ai diplomati presto liceo che durante i cinque anni di studio decidono di non proseguire con l'università o abbandonano gli studi durante i primi anni.
    Nonostante ciò il trend di iscrizioni ai licei e in ascesa, secondo me i motivi di questo fenomeno sono principalmente due :
    •Può accadere che quando finiamo le medie non abbiamo le idee molto chiare e E si sceglie un liceo pensando che L'università sia l'unica possibilità. In questo senso le medie dovrebbero migliorare il loro orientamento verso le scelte di ogni studente perché la scelta del liceo è una scelta che determina la vita.
    • il secondo motivo per cui licei sono in ascesa è che nei confronti degli istituti professionali ci sono molti pregiudizi.
    Si crede che l'istituto professionale sia fa sia adatto ai non studiosi e a persone non tanto portate per lo studio.
    Comunemente nella società gli elettricisti, idraulici, meccanici, ecc vengono posizionati più in basso rispetto ad un laureato.
    Gli istituti professionali dovrebbero modificare leggermente la loro immagine pubblicizzando ed enfatizzando corsi professionali.

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  22. A mio parere noi giovani quando scegliamo le scuole superiori non abbiamo ancora le idee chiare su ciò che vorremmo fare da grandi e vista l'incertezza e la mancanza di posti di lavoro, scegliamo il liceo nell'attesa che accada qualcosa, che l'economia si riprenda, che usciamo da questo periodo piuttosto buio.
    Nel frattempo che facciamo ? Studiamo con una preparazione da liceo, migliore per affrontare l'università e con l'università si possono ricoprire mansioni lavorative più retribuite.
    E poi perchè i datori di lavoro preferiscono chi ha conseguito una laurea e non un diploma professionale.

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  23. Oggi si crede che gli istituti professionali siano meno dignitosi rispetto ai licei. Infatti, i genitori spingono maggiormente i loro figli nei licei. Inoltre, sostengo che all’età di 14 anni sia difficile scegliere nel modo migliore il tipo di scuola superiore da affrontare, perciò si viene influenzati dai propri genitori.
    I ragazzi preferiscono affrontare i licei poiché preparano culturalmente nel modo migliore. Questa preparazione essendo molto generale ti permette di scegliere in età ormai matura, 18-19 anni, quale futuro lavoro si vorrà affrontare, seguendo gli studi scelti.
    Inoltre, si evitano gli studi professionali poiché la manodopera è in crisi. Infatti, gli operai italiani vengono spesso sostituiti da operai stranieri, anche le numerosi delocalizzazioni delle aziende ha fatto perdere lavoro a molte persone.

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  24. A parer mio, la maggior parte dei ragazzi tendono a scegliere il liceo rispetto ad altri istituti perché è quello che da una formazione migliore a livello culturale per in futuro frequentare l'università. Noi giovani, siamo convinti ormai che senza l'Universita non possiamo accedere a nessun lavoro, o almeno, non al lavoro che vogliamo fare, dato che in molti serve una laurea. Il liceo da una possibilità più ampia mentre il professionale e l'istituto tecnico delineano già una linea per l'alunno di ciò che probabilmente farà da grande (a meno che poi non decida di continuare gli studi con l'università) ma credo che a 13 anni non siamo ancora in grado di scegliere cosa fare dopo il diploma, per questo molto ragazzi scelgono il liceo: l'offerta è più ampia. Ormai certi tipi di lavori (quelli per cui non è richiesta una laurea) sono visti dalla società come lavori per persone non acculturate, che hanno preferito mettere da parte gli studi per la propria pigrizia, di conseguenza, i giovani cercheranno sempre ciò che li farà apparire migliori, in una società piena di stereotipi.

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